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Il New deal di Roosevelt si proponeva di dare lavoro agli americani, di riformare l'economia e di farla ripartire. Il Green new deal — in linea di principio — dovrebbe fare altrettanto in tutto il mondo, abbracciando l'idea rivoluzionaria di riformare completamente il sistema energetico planetario.
Secondo l'Unep, il braccio ambientale dell'Onu che ha appena pubblicato un ponderoso rapporto sui «Green jobs», nel mondo ci sono già 2,2 milioni di persone che lavorano nelle rinnovabili. E sono destinati a moltiplicarsi da qui a vent'anni: 2,1 milioni di lavoratori nell'eolico, 6,3 nel solare, 12 nel settore dei biocarburanti.
Sarebbe la risposta all'ultimo dubbio: Se le tecnologie rinnovabili sono già (quasi) convenienti, se le prove di coraggio si trasformano regolarmente in successi e se l'economia sostenibile si rivela sostenibile anche per l'occupazione, le parole — e le frasi a effetto — sono già abbastanza. In questo 2009, è attesa in scena l'apparizione dei fatti. Potrebbe essere il vero inizio della Terza rivoluzione industriale.
